L’impianto modello di Alia Multiutility produce biometano e compost dal riciclaggio dei rifiuti organici. Alia Multiutility ha inaugurato a Montespertoli, in provincia di Firenze, il nuovo Polo impiantistico di Casa Sartori, realtà destinata a diventare un’eccellenza nazionale nel sistema dell’economia circolare. Con un investimento complessivo di 75 milioni di euro, l’impianto segna un importante passo avanti verso la produzione di energia green.


  • Data:04/04/2026 09:30 - 04/04/2026 16:30
  • Posizione montespertoli casa sartori (Mappa)

 

Descrizione

DATA DI SVOLGIMENTO      4 aprile 2026

ORARIO INIZIO TREK            9:30

ORARIO FINE TREK               15:00

POSIZIONE INIZIO TREK      Montespertoli Casa Sartori (FI)

NR MIN PARTECIPANTI  7 NR MAX PARTECIPANTI 25

ADESIONE ENTRO IL GIORNO 3 aprile 2026

CHIUSURA ISCRIZIONI IL GIORNO 3 aprile 2026

RITROVO ORE 9:00 – Montespertoli Casa Sartori  

DISTANZA KM 12,00 – percorso ad anello

TEMPO MAX IN CAMMINO COMPRESO LE SOSTE 6:00 ore

DIFFICOLTÀ: Facile


DESCRIZIONE

L’impianto modello di Alia Multiutility produce biometano e compost dal riciclaggio dei rifiuti organici. Alia Multiutility ha inaugurato a Montespertoli, in provincia di Firenze, il nuovo Polo impiantistico di Casa Sartori, realtà destinata a diventare un’eccellenza nazionale nel sistema dell’economia circolare. Con un investimento complessivo di 75 milioni di euro, l’impianto segna un importante passo avanti verso la produzione di energia green grazie alla gestione sostenibile dei rifiuti. A soli due anni dall’apertura del cantiere, Alia festeggia la conclusione dei lavori che, in tempi record, hanno portato alla realizzazione di quattro digestori anaerobici per il trattamento dei rifiuti organici e la produzione di biogas, combustibile che viene poi trasformato in biometano, una fonte totalmente rinnovabile, flessibile, efficiente ed esempio perfetto di economia circolare. Fra i principali interventi realizzati all’interno del sito da Alia Multiutility, anche il revamping e il potenziamento della sezione compostaggio, già attiva a Montespertoli, e la riqualificazione complessiva dell’intera area grazie a un progetto architettonico ad alta sostenibilità che si sposa in pieno con il suggestivo paesaggio del Chianti fiorentino.

Il territorio della Toscana centrale entra così in una nuova fase: quella dell’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici, con un ruolo da assoluta protagonista nella produzione di energia pulita grazie al biometano e al compost. Questi elementi permetteranno di chiudere la catena dell’economia circolare, un percorso da tempo suggerito dall’Unione Europea e da altri importanti enti ambientali mondiali in ambito di sviluppo sostenibile. In particolare, il biometano rappresenta un importante contributo per ridurre la dipendenza dalle importazioni e per consentire il passaggio da un’economia basata sui carburanti fossili ad una più pulita e sostenibile. Da sottolineare che, durante i lavori di revamping, l’impianto ha continuato a garantire la propria attività consentendo, nonostante la presenza del cantiere, conferimenti per oltre l’80% dei rifiuti organici, limitandone in tal modo l’invio fuori regione.

Nel sito di Montespertoli, nel cuore della Città Metropolitana di Firenze, sono adesso in funzione due realtà impiantistiche, strettamente connesse, che trasformano i rifiuti biodegradabili in risorse tramite la digestione anaerobica e il compostaggio. La prima genera biogas, che dopo avere subito un processo di upgrading mediante la rimozione di anidride carbonica, viene trasformato in metano - con gli stessi standard qualitativi di quello di origine fossile - da impiegare come biocombustibile, con evidenti benefici ambientali. Nella seconda realtà impiantistica, il materiale solido ottenuto dalla digestione anaerobica, miscelato con rifiuti verdi quali sfalci e potature, viene processato e trasformato in compost di qualità elevata da utilizzare in agricoltura in sostituzione ai fertilizzanti chimici.

 

Dalla digestione anaerobica all’energia

Ma come funzionano i quattro digestori anaerobici di Montespertoli? Prima di tutto i rifiuti organici, differenziati nelle nostre case, subiscono un processo di pretrattamento che li rende idonei al processo di digestione. La matrice organica pretrattata viene quindi avviata alla sezione di digestione, vero e proprio punto nevralgico della valorizzazione energetica del rifiuto organico. Il processo biologico avviene in reattori riscaldati, al cui interno vengono instaurate le condizioni ottimali per la crescita e l’attività di microrganismi anaerobici che, in assenza di ossigeno, degradano la sostanza organica presente, producendo biogas composto da anidride carbonica e metano. Il biogas così ottenuto viene inviato alla sezione di upgrading dove, mediante una reazione con utilizzo di bicarbonato di potassio, è estratta l’anidride carbonica in modo da ottenere biometano con le medesime caratteristiche di quello da fonte fossile. Il biometano, divenuto così combustibile, viene inviato ai punti di distribuzione stradale. Appena Snam ultimerà il tratto di connessione con la dorsale toscana, Alia Multiutility potrà utilizzare la nuova interfaccia con la rete nazionale di distribuzione come vettore di allontanamento. La parte solida estratta dai reattori - il così detto ‘digestato’ – è invece inviata alla sezione di compostaggio dove subisce un ulteriore trattamento, previa miscelazione con altre matrici organiche, come ad esempio i rifiuti verdi da sfalci e potature, al fine di ottenere una miscela idonea al compostaggio in biocelle.